Quanto conta sull’ammissione alla maturità 2025 il voto in condotta? Sarà decisivo: le parole del Ministero.
Mancano ormai circa dieci giorni all’inizio dell’Esame di Stato 2025, un momento cruciale per oltre 524.000 studenti italiani che si preparano a concludere il loro percorso scolastico.
Quest’anno, il Ministero dell’Istruzione, guidato dal Ministro Valditara, ha introdotto alcune novità significative che influenzano le modalità di accesso all’esame finale. In particolare, l’attenzione si concentra sul voto di condotta, che assume un’importanza decisiva per l’ammissione.
Un numero senza precedenti di candidati
Il panorama degli studenti coinvolti nel 2025 è ampio e variegato: si stima che 511.349 candidati interni e 13.066 esterni si prepareranno per le prove, distribuiti in 13.900 commissioni che coprono un totale di 27.698 classi. La suddivisione per tipologia di istituto è altrettanto interessante: i licei contano 268.577 studenti, seguiti da 169.682 iscritti agli istituti tecnici e 86.156 agli istituti professionali. Questa distribuzione indica una continua predilezione per i percorsi liceali, ma anche una consistente presenza di studenti nei percorsi tecnici e professionali, che rispondono alle esigenze del mercato del lavoro.
Una delle principali novità introdotte è la legge 150/2024, che stabilisce che il voto di condotta diventa un requisito fondamentale per l’ammissione all’esame di maturità. Gli studenti dovranno conseguire un punteggio minimo di sei decimi nel comportamento per poter accedere a questa importante prova finale. Questo cambiamento rappresenta una vera e propria svolta rispetto al passato, dove il voto di condotta, sebbene importante, non aveva un impatto diretto sull’ammissione. Adesso, chi non supera questa soglia sarà escluso automaticamente dall’Esame di Stato, sottolineando l’importanza di un comportamento responsabile e rispettoso all’interno del contesto scolastico.

Per gli studenti che ottengono esattamente sei in condotta, il consiglio di classe prevede una misura aggiuntiva. In particolare, questi studenti dovranno preparare un elaborato specifico su temi di cittadinanza attiva e solidale, che sarà discusso durante il colloquio orale. La scelta della tematica avverrà durante lo scrutinio finale e sarà comunicata tramite il registro elettronico, permettendo agli studenti di prepararsi adeguatamente. Questa iniziativa ha l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sociale tra i giovani, incoraggiandoli a riflettere su temi di rilevanza contemporanea.
Oltre al voto di condotta, ci sono altri requisiti che gli studenti devono soddisfare per essere ammessi all’esame. È necessario completare i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), garantendo di aver svolto almeno tre quarti delle ore previste. Inoltre, gli studenti devono aver sostenuto le prove INVALSI, un passo fondamentale che mira a testare le competenze acquisite nel corso degli anni di studio. È importante notare che il risultato di queste prove non influisce sull’ammissione, ma rappresentano comunque un requisito necessario per poter affrontare l’esame di maturità.
In un contesto educativo in continua evoluzione, le modifiche apportate al sistema di ammissione all’Esame di Stato rappresentano un tentativo di adeguare le pratiche scolastiche alle esigenze della società moderna, promuovendo un approccio integrato che valorizza tanto il rendimento accademico quanto il comportamento etico e responsabile degli studenti.