Society
di Marco Beltramelli 9 Settembre 2021

Il primo passo verso l’autocoltivazione

L’8 settembre 2021 la commissione alla camera di Giustizia ha dato il via libera al testo base sulla depenalizzazione della coltivazione della canapa. Il primo passo di un iter ancora molto lungo.

Le logiche del clickbait hanno imposto un eccessivo trionfalismo (o catastrofismo, basti vedere la prima pagina del Giornale) nei titoli delle diverse testate on line e, se volete una risposta secca alla domanda “da domani posso iniziare a coltivare le miei piantine sul balcone?” la risposta è “no”. Sicuramente però l’8 settembre 2021 è stato un giorno storico per la discussione sulla cannabis in Italia: la commissione alla camera di Giustizia ha dato il via libera al testo base sulla depenalizzazione della coltivazione della canapa. Un primo, per quanto piccolo, e significativo passo avanti che ha finalmente sbloccato l’iter legislativo.

Il testo, pronto alla discussione da almeno un anno, non era mai arrivato al voto a causa dell’ostruzionismo dei partiti di centrodestra. Il ruolo di relatore al testo era infatti stato assunto da Jacopo Morrone della Lega, una scelta atta a stilare una proposta di legge che tenesse conto anche delle posizioni dell’opposizione, che però non si è mai rivelata costruttiva in quanto, le compagini d Salvini e Meloni, si sono limitate a rimandare di volta in volta gli incontri chiedendo revisioni del testo senza mai proporre modifiche. Il 30 giugno 2021 Jacopo Morrone si è dimesso ed il ruolo è stato assunto da Mario Perantoni, cui il provvedimento prenderà il nome. Il nuovo relatore, già presidente della commissione di Giustizia, è stata una figura fondamentale nell’accelerazione dei lavori ponendo in settembre, dopo la pausa estiva, il limite massimo della discussione del testo.

Insomma, ancor presto per cantar vittoria, ma l’approvazione del testo è il primo mattone posto verso il voto in aula. Solo allora potrà partire la procedura di presentazione degli emendamenti (momento in cui l’opposizione farà di tutto per bloccare il processo), una volta modificato e approvato il testo dovrà seguire lo stesso iter anche in senato. Il testo è stato votato favorevolmente da PD, Movimento Cinque Stelle, Leu, hanno votato sfavorevolmente Lega, Fratelli d’Italia, e Forza Italia (ad esclusione dell’illuminato Elio Vito) mentre si è astenuto il partito di Renzi, Italia Viva. Ed è per questo che è necessario accelerare i lavori parlamentari, per sfruttare la maggioranza favorevole in questo governo di larghe intese.

Il testo base è frutto della commistione tra la proposta di legge di Riccardo Magi, deputato di +Europa, già depositata nel 2019 per introdurre una differenzazione legale tra droghe “leggere” e “pesanti”, e sulla proposta di Caterina Licatini del M5S che si basa sul pronunciamento delle Sezioni unite delle corte di cassazione che hanno stabilito che la coltivazione domestica non è un reato. Mentre Pillon si prodiga a bandire i porno e far censurare i Griffin nascondendosi dietro il “dito” delle priorità in questo periodo di pandemia, il virus, volenti o nolenti, sembra aver risvegliato la coscienza di molti italiani, politici e cittadini, e finalmente diverse battaglia umanitarie sembrano dare i primi frutti. Dalle proposte ecologiche al DDL Zan sino alla recente vittoria della campagna sull’eutanasia. Che sia la volta anche delle legalizzazione e dello Ius Soli? Se ci sarà un referendum siamo pronti a firmare.

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