Society
di Sandro Giorello 16 Settembre 2016

Ecco la pubblicità del Whisky Suntory che ispirò Lost in Translation

La scena dove Bill Murray sorseggia whisky è un omaggio di Sofia Coppola ad una bella cosa che ha fatto suo papà, Francis Ford, negli anni ‘80

bill-murray-suntory Boombox - Bill Murray in Lost in Translation

 

Avrete sicuramente presente la scena di Lost In Translation – il film del 2003 di Sofia Coppola – dove il grandissimo Bill Murray è ingaggiato per girare a Tokyo una pubblicità del noto whisky Suntory. È una piccola citazione che Sofia ha fatto ad un altro spot il cui protagonista era suo papà, Francis Ford Coppola.

 

 

Si tratta di una pubblicità girata nel 1979, appunto per Suntory, uno dei più antichi e rinomati brand di whisky giapponesi. Il protagonista dello spot in realtà è il famosissimo regista Akira Kurosawa ma, in due delle cinque versioni in cui stato girato, lo si vede sorseggiare il costoso liquore insieme al suo amico e collega Francis Ford.

I due sono sul set di Kagemusha – L’ombra del guerriero, il film di Kurosawa del 1980. Francis Ford passa per una visita di cortesia e, dopo una giornata piena di samurai a cavallo, violenze a combattimenti, i registi si trovano a farsi un cicchetto mentre il claim sottolinea trionfale: Non c’è amicizia più forte di quella tra questi due uomini”.

 

kagemusha milanoweekend.it - Una scena tratta dal film Kagemusha

 

Se vi state domandando qual è stato il motivo che ha spinto due monumenti così importanti del cinema mondiale a fare una campagna pubblicitaria, la risposta è fin troppo scontata: i soldi. Pare che il regista giapponese stesse affrontando un brutto periodo, i suoi due film precedenti, Dodeskaden e Dersu Uzala, erano stati dei flop clamorosi e lo stesso Kagemusha era a rischio di cancellazione.

Coppola si era interessato personalmente per aiutarlo, prima convincendo la 20th Century Fox a investire nella pellicola, e poi coinvolgendolo nello spot di Suntory. Da questa pubblicità Kurosawa guadagnò 30,000 dollari mentre al regista americano non arrivò nemmeno un centesimo.

 

Ritornando a Lost In Translation, tra lo spot girato nel 1979 e quello finto del 2003 con Bill Murray non c’è alcun cenno di somiglianza: niente samurai, niente cavalli, c’è solo un distinto signore in smoking che beve whisky. È molto probabile che sia solo un tenero omaggio della regista per ricordare il bel gesto del padre.

 

FONTE |  openculture.com

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