TV e Cinema
di Simone Stefanini 10 Gennaio 2018

10 film da vedere assolutamente prima degli Oscar

Tra i Golden Globes e gli Oscar avete un po’ di tempo per mettervi in pari coi film più belli di questa stagione. Ecco qualche consiglio

 

Hollywood sta cambiando e i film premiati ai Golden Globes 2018 ne sono la riprova. Durante una cerimonia tutta dedicata alla placca tellurica della molestia sessuale che ha scosso il mondo dello spettacolo nei mesi scorsi, sono stati premiati (o snobbati) alcuni film che tornano a parlare al cuore degli spettatori.

Se la serie tv come format continua a macinare pubblico, il film quest’anno torna a prendere punti qualità e lo fa con storie per niente stereotipate, che puntano sulla nuova sensibilità di chi ancora paga il biglietto per andare al cinema, o di chi preferisce un contenuto originale su una piattaforma di streaming, da guardare a casa propria. Ecco i 10 film imperdibili di questa stagione.

 

Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Martin McDonagh, 2017)

Finalmente un grande ruolo da protagonista per Frances McDormand, una delle attrici più brave di Hollywood, qui in bella compagnia di Sam Rockwell, Woody Harrelson e Peter Dinklage. Interpreta una mamma che inizia una guerra personale contro lo sceriffo della sua cittadina, reo di non aver indagato a sufficienza per trovare l’assassino di sua figlia. Ogni tanto si ride forte, si piange molto e si esce dalla sala sconvolti.

 

Lady Bird (Greta Gerwig, 2017)

Che brava Greta Gerwig, star di Frances Ha alle prese con il primo film da regista in solitaria. Bravissime le sue attrici Saoirse Ronan e Laurie Metcalf che interpretano un film su due diverse generazioni di donne, sulle loro aspirazioni e sul modo in cui affrontano la prima separazione della loro vita. Toccante, delicato e molto divertente.

 

I, Tonya (Craig Gillespie, 2017)

Qui si mette in scena uno dei più grandi scandali sportivi della storia americana: la pattinatrice Tonya Harding che in combutta col marito, pagò un criminale per gambizzare la sua rivale Nancy Kerrigan. Tonya è interpretata magistralmente da Margot Robbie, che siamo abituati a vedere nelle vesti di sex symbol e che invece prende subito le distanze dal modello, dando prova di grande talento.

 

Chiamami col tuo nome (Luca Guadagnino, 2017)

Siamo negli anni ’80, durante un’estate che segna per sempre la vita di Elio, un musicista diciassettenne molto sensibile che si innamora di uno straniero venuto a lavorare alla villa dei genitori. Tocca tutte le corde giuste del cuore e fa emozionare, grazie anche alla canzone da Oscar di Sufjan Stevens, da brividi.

 

La forma dell’acqua (Guillermo del Toro, 2017)

L’ultimo film di Guillermo del Toro ne amplia la poetica, rimanendo sempre simile a se stesso, fortunatamente. Negli anni ’60 un’addetta alle pulizie muta riesce a comunicare con una creatura anfibia che vive in una cisterna d’acqua dentro un laboratorio governativo. Tra i due, che condividono la stessa esclusione dalla società, nasce un sentimento che ribalta tutti i cliché di genere con la bella da salvare e il mostro cattivo. Dolcissimo.

 

The Disaster Artist (James Franco, 2017)

James Franco è un pazzo, Tommy Wiseau di più, leggete il nostro articolo che parla di questo film sul film più brutto del mondo.

 

Super Dark Times (Kevin Phillips, 2017)

L’esordio di Kevin Philips è un thriller psicologico e insieme un romanzo di formazione, che potete trovare su Netflix. Siamo negli anni ’90, ben meno glam e felici degli ’80s cinematografici. Ci sono gli adolescenti in bicicletta, c’è un incidente mortale che dà il la alla paura e alla vendetta, il tutto nella cornice della scuola e dei primi amori. Nessuno è innocente in questo film che sa essere disturbante come pochi altri.

 

La battaglia dei sessi (Valerie Faris e Jonathan Dayton, 2017)

Emma Stone e Steve Carell si sfidano a tennis nel film biografico sul match noto come La battaglia dei sessi tra la campionessa mondiale femminile Billie Jean King e l’ex campione maschile (famoso baro) Bobby Riggs. Una partita che mette in gioco ben più di un semplice match sportivo, tra istanze femministe e demoni personali. Un film di grande attualità, uscito al momento giusto.

 

Ella e John – The Leisure Seeker (Paolo Virzì, 2017)

Portare la poetica provinciale di Paolo Virzì nei grandi spazi americani potrebbe sembrare un azzardo, eppure il regista livornese riesce nell’intento di raccontare la storia della coppia ottantenne che decide di sfuggire alle cure mediche per vivere un ultimo viaggio insieme, su un camper da Boston a Key West, per visitare il museo di Hemigway. Applauso a scena aperta alla coppia Donald Sutherland e Helen Mirren.

 

The Killing of a Sacred Deer (Yorgos Lanthimos, 2017)

Dopo The Lobster, torna Lanthimos e lo fa con uno dei suoi film più lineari, ma non per questo meno allucinante. Nicole Kidman e Colin Farrell sono una coppia che se la deve vedere con uno strano e sinistro ragazzino che il chirurgo Farrell prende sotto la sua ala protettrice. Di più non possiamo davvero dirvi. Angoscia allo stato puro per uno dei film più artistici della stagione. Ci vuole il pelo sullo stomaco, siete avvertiti.

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