Il Millennium Falcon in tutta la sua siderale bellezza
Esistono nel mondo milioni di appassionati di Star Wars che farebbero di tutto per rendere omaggio a George Lucas e ai suoi personaggi. Quelli che vi presentiamo oggi, però, non hanno rivali. Si tratta del Full Scale Falcon Project: un gruppo di circa 300 persone, sparse in tutto il mondo, che da circa 10 anni si è posto l’obiettivo di ricostruire in scala 1:1 il Millennium Falcon.
L’idea è venuta nel 2005 a Chris Lee, un fan di Nashville che ha deciso di aprire una pagina Facebook e condividere con tutti il suo progetto. L’idea iniziale era quella di costruire un modello tridimensionale che ricordasse il più possibile l’astronave guidata da Han Solo nella saga di Star Wars: le dimensioni previste erano 35 metri di lunghezza e 24 di altezza.
In breve Lee ha capito che era meglio concentrarsi sul riprodurre l’arredamento interno. Il tutto ha preso piede quando ha conosciuto in rete tre ragazzi dell’Alabama: Dan Valdez, Greg Dietrich e Jake Polatty. Negli anni i tre si sono concentrati seriamente sulla cabina di pilotaggio e oggi possono dirsi soddisfatti di aver raggiunto circa l’85% dell’obiettivo finale.
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Se mai ci fosse il bisogno di sottolinearlo, si tratta di un lavoro enorme. Tenete presente che, fin dall’inizio, il motto del Full Scale Falcon Project è stato “Nessun dettaglio è troppo piccolo”. Tutte le persone coinvolte sono organizzate secondo una precisa divisione dei compiti: c’è chi deve rivedere i film all’infinito per catalogare ogni singolo pezzo necessario, chi confronta i diversi oggetti e capisce come reperirli, altri ancora progettano le varie parti al fine di riprodurle con stampanti 3D o sostituirle con altri materiali.
Dal momento che è impossibile ricostruire nel dettaglio la scenografia originale – ad esempio: le poltrone Martin-Bake usate per la cabina nel primo episodio di Star Wars oggi costerebbero più di 20,000 dollari – i fan devono trovare i modi più creativi per avere tutto quello che serve (componenti elettronici compresi).
upvoted.com - La cabina di pilotaggio
L’aspetto economico è uno dei tasti più dolenti: secondo quanto riporta Dietrich, negli ultimi quattro anni attorno alla cabina di pilotaggio si è speso una cifra che oscilla tra i 30,000 e i 50,000 dollari e che per tutto il progetto ne servirebbero altri 550,000. Senza contare, ovviamente, le ore di lavoro non retribuite: dalle 10 alle 30 ogni settimana.
Il fatto che la Disney detenga i diritti sui film, poi, complica le cose perché impedisce ai ragazzi una serie di attività commerciali che potrebbero aiutare la raccolta fondi. Al momento il progetto si sta finanziando vendendo t-shirt e organizzando diversi eventi.
“Per alcuni è solo un gioco infantile e ridicolo” – commenta Valdez – “Per noi è la dimostrazione di cosa sappiamo fare e, soprattutto, di un grande lavoro di squadra. Tutte cose che metteremo sui nostri curriculum. È incredibile vedere come le persone possano crescere con un progetto simile”.
upvoted.com - La cabina di pilotaggio
Per Valdez, una volta finita completamente la cabina ci sarà da dedicarsi al lungo corridoio della nave, la grande area con tutti i computer dedicati alla navigazione. Vi terremo aggiornati.
FONTE | upvoted.com