Art
di Sandro Giorello 19 Luglio 2016

In Lussemburgo ci sono centinaia di altalene colorate sospese sopra la testa dei passanti

450 altalene appese in una strada della città, la nuova installazione di Max Mertens

L’artista lussemburghese Max Mertens ha da poco inaugurato Swings, una una nuova installazione esposta direttamente nel centro della sua città. Sopra Rue Philippe II è stata appesa una serie di altalene in legno che penzolano sopra la testa dei turisti.

Sono 450, tutte costruite a mano da un falegname locale e tutte dai colori accesi e vivaci in modo da attirare ancora meglio l’attenzione dei passanti. Per l’artista trasmette un messaggio di positività: vuole comunicare un ritorno all’infanzia più spensierata e ai lunghi pomeriggi estivi passati a dondolare sulle altalene dei parchi giochi.

Significa riappropriarsi di un oggetto che, moltiplicato, viene inserito in un contesto inaspettato – ha commentato Max Mertens – “Sospesa su una strada del centro pedonale, un’altalena diventa un’opera d’arte divertente e giocosa”.

 

Swings di Max Mertens-3 dezeen.com/ - Le altalene di Max Mertens

 

Swings è stato selezionato tra una lunga serie di altri progetti all’interno di un concorso promosso all’associazione Rue Philippe II, dal Casino Luxembourg Art Museum e dalla città di Lussemburgo. Per progettare e costruire tutte la altalene sono serviti quasi due mesi di lavoro, mentre per l’installazione vera e propria sono bastati solo pochi giorni.

 

Swings di Max Mertens-6 dezeen.com/ - Le altalene di Max Mertens

 

Non è la prima volta che l’artista sospende oggetti nelle sue opere: in Wrecking Hammer, nel 2014, ha fatto oscillare dei martelli appesi sopra a dei condizionatori, in Ventilateur ha appeso un ventilatore a numerosi palloncini bianchi mentre in Untitled ha appeso un cubo fatto di porte e di finestre. Sul sito Mmertens.com potete approfondire tutti i suoi lavori, se poi volete fare una vacanza in Lussemburgo vedere l’installazione di persona, sappiate che Swings rimarrà allestita fino ad agosto.

 

FONTE |  dezeen.com

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