Art
di Simone Stefanini 24 Novembre 2016

Questo fotografo ha girato il Giappone in cerca dei palazzi più strani

Il Giappone è un paese pieno di contraddizioni e anche la sua architettura le riflette in pieno

nippo-architettura

 

Stefano Perego, in arte Ste_Peg è un fotografo innamorato dell’architettura e dell’avventura. Dopo dieci anni passati alla ricerca di edifici italiani abbandonati da fotografare, quest’anno ha girato in lungo e in largo il Giappone, viaggiando su treni, autobus, aerei, traghetti e consumando chilometri a piedi.

Sappiamo bene come il Giappone sia la terra dove tutto è possibile e dove si trovano le cose più folli e anche l’architettura non fa eccezione, mischiando tutto ciò che sembrerebbe in apparente contraddizione. Convivono così edifici in stile brutalista, metabolista e post-moderno, progettati tra gli anni ’60 e gli anni ’90, insieme alle mini abitazioni costruite nei primi anni 2000.

Un insieme di stili surreale, allucinante e molto affascinante, come testimoniano le foto di Stefano Perego.

 

Un esempio di ciò in cui ci possiamo imbattere girando il Giappone è la Face House a Kyoto, una costruzione residenziale che ricorda da vicino una faccia sorpresa che ti guarda con gli occhi sbarrati.

Face House (edificio residenziale). Architetto: Kazumasa Yamashita, 1974. Kyoto, Giappone. Foto: Ste_Peg, 2016.  Face House (edificio residenziale). Architetto: Kazumasa Yamashita, 1974. Kyoto, Giappone.

 

Abbiamo già apprezzato il lavoro di Ste_Peg, nei suoi percorsi di urbex (esplorazione urbana) in cui ha visitato gli ospedali psichiatrici abbandonati e i castelli italiani lasciati alla decadenza.

 

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