La pizza fatta in casa non è solo un piatto: è un rituale. C’è chi la preferisce bassa e croccante, chi invece cerca quell’effetto da forno di famiglia, con il bordo alto e la mollica morbida. Una delle ricette più semplici, ma allo stesso tempo più efficaci per ottenere un impasto pizza che lievita bene e cuoce senza diventare gommoso, arriva dalla cucina di una nonna. La differenza la fa un ingrediente inaspettato: una patata bollita, da aggiungere direttamente nell’impasto. È un trucco antico che regala elasticità e sofficità, perfetto per chi vuole una pizza genuina ma con un risultato da vera pizzeria.
Il segreto della patata nell’impasto e il ruolo della lievitazione lenta
In molte famiglie italiane c’è una nonna che custodisce il segreto di un impasto perfetto, quello che non si attacca, non si secca, e soprattutto cresce bene senza diventare acido. In questo caso, il segreto è proprio una patata grande lessata con la buccia, schiacciata ancora calda e aggiunta all’impasto dopo un breve riposo iniziale. La presenza dell’amido della patata regala morbidezza e un sapore delicato che si sposa bene con qualsiasi tipo di condimento, dal più classico pomodoro e mozzarella, fino alle versioni bianche con verdure o formaggi.

Il procedimento è semplice, anche per chi è alle prime armi: si parte sciogliendo 10 g di lievito di birra fresco (o 5 g secco) in 125 ml d’acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero o miele per attivare la fermentazione. Poi si unisce tutto a 500 g di farina manitoba, mescolando al centro e aggiungendo due cucchiai d’olio extravergine d’oliva. Dopo un breve riposo, si incorpora la patata schiacciata e, solo alla fine, un cucchiaino di sale, per non interferire con la lievitazione. L’impasto va lavorato a lungo, almeno dieci minuti, fino a diventare liscio, elastico e umido al punto giusto. Va coperto con un canovaccio e lasciato lievitare per circa due ore, o fino al raddoppio.
Come cuocere l’impasto e i trucchi per conservarlo più a lungo
Una volta lievitato, l’impasto non va reimpastato: basta sgonfiarlo con delicatezza e stenderlo direttamente in due teglie unte d’olio. Lasciarlo riposare un’altra mezz’ora è utile per attivare nuovamente il lievito, soprattutto se si vogliono ottenere bordature alte e soffici, come nelle pizze al taglio. Il forno va preriscaldato a 180-200°C, e il tempo di cottura si aggira intorno ai 15-20 minuti, a seconda dello spessore e del condimento scelto.
Chi ha più tempo può ridurre il lievito fino a 5 g e far lievitare l’impasto in frigorifero tutta la notte: un’opzione perfetta per una pizza più digeribile e ricca di profumi. Il bello di questa base è la sua versatilità: può essere usata anche per focacce morbide o pizze rustiche, senza cambiare le proporzioni. Se si vuole conservarla, basta coprirla e tenerla in frigo per fino a due giorni, pronta per essere usata quando serve. L’unica accortezza? Lasciarla tornare a temperatura ambiente prima di stenderla, per non bloccare la lievitazione.
