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di Mattia Nesto 27 Settembre 2021

Amore Folle: paura, delirio e passione a Gotham City

DC Panini ha pubblicato lo storico albo firmato da Paul Dini e Bruce Timm con protagonista Harley Queen. Una storia d’amore a base di maschilismo tossico, violenza e tanta follia.

Per chi, come me, è cresciuto negli anni Novanta con la serie animata, leggere Batman. Amore Folle di Paul Dini e Bruce Timm, pubblicato in un’elegante versione da DC Panini, è una specie di ritorno a casa. Già perché quell’alternanza di linee dure e racconti noir ma ultrapop tipici del duo è la stessa, essendo i medesimi creatori, del cartone che veniva trasmesso su Italia 1. Un cartone che, a distanza di anni, è ancora oggi considerato una vera e propria pietra a miliare del genere. Ma qui si parla di fumetto e, anche in questo caso, Paul Dini e Bruce Timm fanno centro regalandoci una storia indimenticabile.

Amore Folle, come si può evincere dal titolo, racconta genesi, crescita e deflagrazione della storia d’amore, diciamo così, tra Joker e Harley Queen, vista e vissuta con gli occhi e il cuore della stessa psicologa. Infatti Harley Queen è inizialmente una studentessa ambiziosa come pochi, disposta a tutto pur di farsi strada nel mondo della psicologia con un obiettivo chiaro in testa: “Diventare uno dei tanti strizzacervelli che imperano in televisione e firmare una serie di libri di self-help”. Per questo motivo, una volta laureatasi, decide di andare a lavorare nel carcere di massima sicurezza Arkham, ove sono custoditi criminali affetti da turbe mentali. Persone violente, persone pericolose, persone che danno del tu alla morte. Harley si “sente” nel posto giusto: qui potrà diventare famosa. E invece no.

Le espressioni di Timm sono da Oscar  Le espressioni di Timm sono da Oscar

Gli occhi di Harley incontrano quelli di Joker e divampa la fiamma dell’amore. In realtà divampano anche altre fiamme visto che, insieme, quei due sono una coppia alla nitroglicerina. Nonostante questo, e Paul Dini è costantemente attento a rimarcarlo (a differenza della trasposizione cinematografica che praticamente non ne fanno accenno), si continua a sottolineare come questo tipo di relazione sia una relazione tossica. Anzi, grazie all’eccellente postfazione contenuto nel volume, si viene proprio a scoprire che la stessa vicenda di Harley Queen è stata, in una certa misura, ispirata da un’amica in comune da parte dei due autori. Amica che, giustappunto, era proprio invischiata in una storia balorda.

Quel sorriso, quel dannato sorriso…  Quel sorriso, quel dannato sorriso…

Harley, completamente soggiogata da Joker. Certo, è ben conscia che le cose con il cattivissimo criminale non vadano bene, che i litigi siano all’ordine del giorno ma individua in Batman il responsabile unico e solo di questi dissapori amorosi: solo con la dipartita del vigilante mascherato infatti, secondo lei, Joker potrà essere veramente soddisfatto. Per questo motivo sarà la stessa criminale a occuparsi personalmente dell’uomo-pipistrello.

Che grinta Harley!  Che grinta Harley!

Ne viene fuori così un albo-capolavoro dalla carica ultrapop immensa e con una riflessione sulle relazioni malate di cui, ahinoi, tutti i giorni veniamo a conoscenza (se non viviamo direttamente in prima persona). Ecco perché questo fumetto di DC Comics Panini è da leggere assolutamente: perché vedrete come pure di temi scottanti, come le relazioni tossiche, si possa e si debba parlare con brio e fascino. Già, brio e fascino, aggettivi che calzano come un pennello a Harley Queen, vero?

 

 

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