Libri
di Giulio Pons 10 Luglio 2019

Il libro delle avventure perdute

I taccuini ritrovati di un ignoto avventuriero stimolano la voglia di avventura dei giovani lettori, un interessante libro pieno di curiosità e consigli sulla natura

Con le vacanze alle porte ci vuole un bel libro e questo librone di Ippocampo è preciso per l’estate, perché è fatto apposta per solleticare la curiosità e la voglia di avventura di ragazzi e bambini.

Il libro delle avventure perdute” racconta del ritrovamento in Amazzonia di un taccuino di un ignoto avventuriero, pieno di appunti e di disegni: sono i consigli e le esperienze di un misterioso personaggio sparito nella jungla, cose che vien voglia di provare: come dormire all’aria aperta, costruire una zattera o organizzare una gita in bici perfetta, ma anche veri consigli di sopravvivenza, tipo come difendersi dai ragni e nutrirsi di insetti, cosa fare quando ci si perde o come gestire l’incontro con un serpente.

Si potrebbe pensare che l’autore di questo libro è Bear Grylls, quel pazzo che fa i documentari in tv dove sfida leopardi e coccodrilli o mangia le peggio larve perché dice che ha bisogno di proteine, ma in realtà no, è Teddy Keen, un direttore creativo londinese che (anche se non sembra essere così) è bello immaginare come l’incrocio tra il Gran Mogol delle Giovani Marmotte, Mc Gyver e appunto Bear Grylls.

Se siete genitori, potete leggerlo con i vostri ragazzi e decidere di provare qualche esperienza quest’estate, perché ce ne sono di tutti i tipi: bosco, spiaggia, neve, deserto, giri in bici, rifugi, animali, orientamento… potreste riscoprire cose che da tranquilli lavoratori al computer avete da tempo dimenticato, vale tutto per tornare curiosi esploratori della natura, anche solo mettere la tenda in giardino e dormire in un sacco a pelo.

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