Libri
di Mattia Nesto 19 Novembre 2021

La biomeccanica sentimentale di Geist Maschine vol.01 di LRNZ

Il primo volume dell’opera di LRNZ pubblicata da Bao Publishing lascia a bocca aperta per il colpo d’occhio.

Profezia e malattia per LRNZ  Profezia e malattia per LRNZ

Ad un certo punto, verso la fine di questo volume 01 (non 1 o uno, 01, tenetelo a mente) quando si è presentata una splash-page, per così dire, onomatopeica che mi ha fatto comprendere come il lavoro di LRNZ, all’anagrafe Lorenzo Ceccoti, a questo giro sia stato davvero superlativo. E non lo dico perché reputo Geist Maschine vol.01 un’opera perfetta sotto tutti i punti di vista (anche perché, come si intuisce, è “solo” il primo capitolo) ma perché, se mi dovessi concentrare solo dal punto di vista estetico e “grafico”, non avrei alcun dubbio a indicare proprio il volume pubblicato da Bao Publishing come una dei grandi “contenitori di icone” contemporanee.

Anche lo studio registico delle vignette di LRNZ è sontuoso  Anche lo studio registico delle vignette di LRNZ è sontuoso

Geist Maschine vol.01, che è stato integralmente disegnato in live sul canale Twitch dell’autore, è, fondamentalmente, un libro che parla di futuro, di possibilità di averlo e di conseguirlo tramite la costruzione di legami, più o meno profondi, più o meno interessanti, con gli altri. Ambientato in una “Terra che non è la Terra” o meglio è un pianeta Terra proiettato nel futuro con logiche e regole del tutto cambiate (una sorta di commistione tra Conan il ragazzo del futuro e Nausicaa della valle del vento) e, soprattutto, una società molto più feroce e cattiva: tra infatti un misterioso morbo che pare avere infettato buona parte della popolazione mondiale (se non proprio sterminato) e una natura che ormai ha preso il sopravvento (se state pensando a Horizon Zero Dawn beh, non siete troppo distanti). In alcuni momenti mi ha, persino, ricordato, Sable, forse per il tipo di colorazione.

 

Ma, quasi in maniera scontata, la cosa che davvero salta all’occhio nel racconto visivo di LRNZ è l’enorme gigante di ferro che domina il paesaggio e che, ad un occhio più o meno smaliziato, non può che sembrare una “macchina combattimento umanoidi multifunzione“.

Naturalmente il riferimento agli EVA di Neon Genesis Evangelion è voluto (come conferma lo 01 del titolo, che rimanda direttamente all’iconico Eva di Shinji Ikari) e nel prosieguo della storia, con l’introduzione di determinati personaggi, questo legame sarà ancora più saldo e netto (e così anche quello con la già citata Nausicaa). Detto questo però va ricordato come LRNZ riesca a intessere una storia per sottrazione, dove non vi sono, contrariamente a tanto, troppo fumetto italiano enormi baloon ricolmi di testo, spiegazioni e discorsoni filosofici: qui è sempre in gioco la vita, è una lotta per la sopravvivenza e non si può certo perdere tempo con le parole. Le parole, esattamente come il cibo, le forze o l’acqua vanno dosate con attenzione e non sprecate. Non è un caso che un personaggio, per altro fondamentale, è addirittura muto: una scelta stilistica e narrativa precisa di LRNZ che ho apprezzato tantissimo.

Colorazione sublime  Colorazione sublime

Quello che invece, almeno a titolo personale, ho trovato un po’ meno riuscita, forse per le caratteristiche proprio del disegno, è la descrizione delle scene più concitate o comunque quelle più legate all’azione pura: ho avuto qualche difficoltà di troppo a capire chi stesse facendo cosa o colpisse chi. Un peccato se si considera che a livello puramente estetico, come ricordato prima, raramente ho trovato qualcosa di più impattante e anche la colorazione per me veleggia su livelli elevatissimi: gli scenari e i panorami sono da mozzare il fiato. Però, se proprio dovessi dire una e una cosa che mi ha colpito, nel profondo di questo volume 01 di Geist Maschine di LRNZ è il mistero.

Una tensione crescente  Una tensione crescente

Infatti, senza volervi anticipare nulla nel dettaglio, la trama, via via che la storia prenderà piede, si farà sempre più ampia e variegata: quello che, all’apparenza, poteva sembrare un “semplice” racconto di sopravvivenza di ragazzini in un mondo distopico è, in realtà, un disegno molto più ampio e stratificato, con cause, conseguenze e interessi non ancora chiarissimi ma, come detto all’inizio, siamo solo al volume 01. L’augurio, ma anche un po’ la certezza, è che tale qualità espressiva e di segno LRNZ la mantenga fino alla fine e che, andando avanti, possa evolvere ancora di più la sua Geist Maschine (proposta da Bao Publishing in un volume stupendo anche solo da scorgere tra gli scaffali della libreria!): al momento sono rimasto invaghito della sua biomeccanica sentimentale, adesso ho voglia proprio di innamorarmene.

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