Le zanzare sono una vera e propria piaga, specie quando l’estate non accenna a fare spazio all’autunno, come accade in questi giorni. Se andiamo in giro con la gonna o gli shorts, rischiamo di tornare a casa con decine di punture. Di notte poi non fanno dormire e spesso ci siamo svegliati a orari improponibili con l’esaurimento nervoso nel tentativo di stanare quelle maledette succhiasangue.
Un italiano, Andrea Crisanti, all’Imperial College London ha ritoccato il DNA delle zanzare femmine, inserendo un gene che blocca la fertilità, di fatto mettendo fine all’invasione degli insetti più fastidiosi nel giro di 7-11 generazioni.
Ne parla la rivista scientifica Nature Biotechnology e spiega il metodo Crisanti, che ha alterato il gene chiamato doublesex, quello che fa sviluppare le caratteristiche femminili nelle zanzare femmine, che a causa della contraffazione svilupperanno caratteristiche di entrambi i sessi e saranno incapaci sia di pungere che di riprodursi.
Le zanzare non causano solo fastidi, sono anche portatrici di malattie come la malaria che solo nel 2016 hanno causato quasi 450mila morti. Il motivo per cui le zanzare geneticamente modificate non sono ancora state liberate nell’ambiente è semplice quanto ostico: dobbiamo capire se lo sterminio delle zanzare sia un beneficio o se a lungo termine possa portare dei danni irreparabili all’ecosistema.
Come spiegò il ricercatore Tilly Collins, non ci sono prove certe che le zanzare siano parte essenziale della dieta di un qualche animale, in ogni caso vige sempre il principio morale che la natura non si tocca. Vedremo come andrà a finire l’eterna lotta tra uomo e zanzara.
FONTE | La Repubblica