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di Giulio Pons 28 Marzo 2012

Acqua in brocca, sì o no?

Le brocche che filtrano l’acqua di rubinetto ne migliorano veramente la qualità? Un recente decreto legge dice che non vanno poi così bene e invita i produttori a migliorarle.

Le caraffe che filtrano l’acqua di rubinetto vanno bene? Possiamo dare da bere ai nostri figli quell’acqua? Le brocche migliorano veramente le caratteristiche dell’acqua rendendola simile alle acque delle bottiglie di acqua minerale? L’anno scorso uno studio commissionato da Mineracqua (Federazione italiana delle industrie di acqua minerale) aveva detto di no, ma i consumatori non l’avevano preso molto sul serio, perchè lo studio era stato finanziato proprio dai diretti concorrenti delle caraffe.

Il vantaggio economico nell’utilizzo di queste caraffe è abbastanza evidente dato che si paga solo per i filtri che vengono inseriti all’interno della brocca e che vengono cambiati circa una volta al mese, così si risparmia il costo delle bottiglie, si evita lo spreco di plastica e lo sforzo fisico di portarsi le casse di acqua a casa.

Recentemente però il ministero della Salute è intervenuto con un decreto accompagnato da una relazione tecnica in cui si dice che le brocche hanno l’unico scopo di modificare le proprietà organolettiche e che se non le si tiene pulite e se non si cambiano i filtri correttamente si rischia addirittura che l’acqua diventi non potabile.

Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha stabilito che i produttori delle brocche hanno 6 mesi di tempo per mettere a posto le brocche. I produttori, dal canto loro, dicono che in Germania ed Austria hanno ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie.

Per concludere, si può bere quest’acqua o no? Se sei a Berlino sì, a Milano ancora non si sa.

 

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