Dailybest.it
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola
No Result
View All Result
Dailybest.it
No Result
View All Result
Home Society

Cina, iPhone S6 gratis per chi dona il seme

by Simone Stefanini
18/09/2015
in Society
0
Cina, iPhone S6 gratis per chi dona il seme
"Non serve vendere un rene: ecco come avere un iPhone 6S gratis facilmente"
“Non serve vendere un rene: ecco come avere un iPhone 6S gratis facilmente”

 

Le banche del seme cinesi sono in crisi, perché nessuno va più a donare lo sperma. Ci deve essere per forza qualcosa di sbagliato nel marketing, perché da che mondo è mondo l’uomo adora la masturbazione (anche se, conveniamo, in un ospedale non è che sia proprio il massimo).

Gli esperti di settore non si sono dati per vinti e hanno promesso il nuovo iPhone 6S in cambio di donazioni. Nei loro volantini, foto di iPhone grandi come case, per invogliare i donatori a dare il meglio di sé. Saranno ricompensati con una cifra tra i 5000 e i 6000 yuan, che corrispondono a circa 650 – 800 €, giusti giusti per comprare il nuovo smartphone della Apple.

 

sperma iphone 2
La sala donatori di sperma dell’Ospedale Renji

 

L’Ospedale Renji a Shangai ha distribuito un flyer digitale via WeChat, in cui offre 6000 yuan per donazioni di 40 millilitri, oltre al controllo gratuito del seme. Per raggiungere la ragguardevole dose, il donatore può anche andare a depositare a rate, nell’arco di sei mesi, dal momento che una sessione produce dai 2 ai 6 millilitri.

 

iphone sperma 3
L’inquietante sofà blu della stanza donatori

 

Poi, con un sofà blu così invitante, come non essere allettati dall’offerta? Oppure dalla grafica seducente del volantino in apertura, che reca la scritta “Non dovrai più vendere un rene per comprare un iPhone 6S”

Badate bene, non usano l’espressione “vendere un rene” a caso, come la usiamo noi, giusto per sottolineare il costo proibitivo di un oggetto. Nel 2012 un ragazzo di 17 anni ne ha donato uno per comprarsi l’iPhone e l’iPad e da lì in poi da quelle parti è diventata una frase tipica da usare quando si parla di iPhone.

Ovviamente anche i siti porno stanno condividendo la news che con la masturbazione si vince l’iPhone: del resto, il know how è decisamente dalla loro parte.

Insomma, nonostante la mancanza di innovazioni da sogno, sembra comunque che il nuovo iPhone in Cina tiri più di qualunque altra cosa.

[via mashable.com]

Tags: applecinaiPhonesesso
Simone Stefanini

Simone Stefanini

Next Post
La verità dietro le foto di Instagram

La verità dietro le foto di Instagram

Articoli recenti

  • Così la lavatrice ti dura (minimo) altri 10 anni: questo anticalcare naturale è un vero portento
  • Check-out rapido e sicuro: tutto quello da sapere per non pagare penalità
  • Beautiful, spoiler 14 maggio: la rivelazione devastante di RJ a Brooke e Katie
  • Sanremo 2026, spuntano i nomi del conduttore e del co-conduttore: grande svolta in Rai
  • “Gli hanno offerto 400.000 euro”: L’Isola dei Famosi, trapela solo ora il retroscena choc. Volevano proprio lui
  • Redazione
  • Privacy Policy
  • Disclaimer

Copyright © 2025 Dailybest.it proprietà e gestione multimediale di Too Bee Srl - Via Giovanni Guareschi 39 - 00143 Roma - P.Iva 17773611003 - Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001

Change privacy settings
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola

Copyright © 2025 Dailybest.it proprietà e gestione multimediale di Too Bee Srl - Via Giovanni Guareschi 39 - 00143 Roma - P.Iva 17773611003 - Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001