Oggi si aprono le celebrazioni per Charles Darwin e la sua Origine della specie, il libro pubblicato il 24 novembre 1859 che spiega la teoria secondo cui le specie evolvono attraverso la selezione naturale, a differenza delle teorie ben più fantasy del cristianesimo. Quelle di Adamo, Eva e il serpente, per intendersi.
La nostra evoluzione ormai la conoscete: la scimmia diventa sempre più alta, perde un po’ di peli e si trasforma col tempo in un signore coi capelli lunghi, la barba trimmerata e gli stivali UGG ai piedi.
Certo, anche il rapporto di coppia si è evoluto col tempo. Nell’illustrazione qui sotto i può notare come l’Homo Sapiens sia già piuttosto interessato al rapporto a due, tramite sguardi d’intesa che vogliono dire quella cosa lì.
Anche gli hipster si sono evoluti nel tempo, proprio come gli esseri umani regolari. Dagli emo fino ai meta-nerd, passando per i twee e gli scenester. Chissà cosa ne penserebbe Darwin…
E per i personaggi di fantasia, com’è stata l’evoluzione? Per Homer Simpson in realtà è molto più semplice di quanto s’immagini.
A volte siamo portati a pensare che il ragionamento di Darwin sia corretto nella teoria ma poi nella pratica ci sia stata una falla di qualche tipo. Cioè, quelli qui sotto sono gli epic fail del solo mese corrente, che non è nemmeno ancora finito.
https://www.youtube.com/watch?v=CXXOt_LOIMY
Per quelli che proprio non vogliono concorrere alla selezione naturale è dedicato un apposito premio, il Darwin Awards, che raccoglie le morti più stupide dell’anno. Che dire, ce la mettiamo proprio tutta.
Per non parlare del modo in cui trattiamo il pianeta, motivo per il quale siamo tutti candidati a un Darwin Award collettivo.
Una domanda legittima potrebbe essere: perché in queste illustrazioni siamo sempre seguiti da scimmie?
Questa invece, vista con la solita rappresentazione grafica, è l’evoluzione della comunicazione. Dai segnali di fumo allo smartphone capace di tutto. Niente male, uomo moderno.
Comunque state tranquilli, l’evoluzione non si ferma neanche con la morte. Anzi, è il primo passo verso l’obiettivo: zombie affamati di cervelli!
Questa infografica mostra anche l’evoluzione della specie del nostri amici alieni assassini dei vari film di Ridley Scott.
E Charles Darwin, di fronte a tutto questo ben di scienza, cosa fa? Ci giudica, come sempre. Pure in grafica vettoriale.
Del resto lui aveva già previsto tutto. E se ne fregava.