Society
di Simone Stefanini 1 Ottobre 2019

L’hangover è ufficialmente una malattia e sarà possibile assentarsi da lavoro dopo la sbornia

Non approfittatevene

Amici che indulgete in qualche bicchiere di troppo e, anche se avete ormai passato i 30, siete sempre i primi a fare aperitivo lungo, questa è una notizia di quelle che svolteranno la vostra giornata: l’hangover, il post sbornia, chiamatelo come volete, è ufficialmente una malattia. Si chiama veisalgia e va curata come tale.

Un tribunale tedesco ha stabilito che i postumi della sbornia sono una malattia, in una causa a qualche giorno dall’inizio dell’Oktoberfest a Monaco. Brevemente: un’azienda stava vendendo una bevanda che sembrava potesse far passare per l’hangover, ma la realtà era un’altra, quindi il giudice ha dovuto sentenziare che il dopo sbronza è una malattia a tutti gli effetti e così dev’essere curata. [Fonte]

 

A causa della veisalgia, il nuovo nome medico per l’hangover, potremmo anche andare dal dottore, richiedere il certificato medico e saltare il lavoro, ma suggerirei di non approfittarne, dal momento che passare da una serata simpatica agli alcolisti anonimi è un attimo e, a vedervi da qui, qualche sbornia l’avete già presa.

 

Un’ultima informazione, sempre rigorosamente scientifica, che  cambierà la vita: non è vero che l’hangover sarà più massiccio se sbagliamo l’ordine degli alcolici ingeriti. Se bevete un solo alcolico ma in quantità eccessiva, ti arriveranno i postumi: mal di testa, nausea, vomito, gira tutto, messaggio alla ex, pianto, verità, pentimenti, volere bene a tutti, vomitare in macchina di chi vi sta portando a casa, foto compromettenti, interruzione dell’amicizia decennale etc.

Ma questa è un’altra storia che, se volete, potete leggere qui.

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