TV e Cinema
di Simone Stefanini 10 Settembre 2015

Guy Ritchie, da Londra a Hollywood passando per Madonna

Un’icona al giorno: oggi tocca a Guy Ritchie, regista di The Snatch, Sherlock Holmes (ed ex marito di Madonna)

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Di registi generazionali, che hanno cambiato la faccia e l’iconografia degli anni 90 non ce ne sono stati poi tanti. Guy Ritchie è uno di quelli che con un solo film si è fatto conoscere in tutto il mondo, dall’Europa a Hollywood. Il suo punto di forza sono le storie intricatissime di gangster e teppe squattrinate che si danno battaglia per i soldi. La sua caratterizzazione dei personaggi è forte e molto personale, sembra quasi che escano fuori da un fumetto. L’anello di congiunzione (a suon di risse) tra Ken Loach e Quentin Tarantino. Senza dimenticare il versante glamour, perché essere stato il marito di Madonna non è cosa da poco. Oggi è il suo compleanno e per questo lo celebriamo come Dailybest Icon del giorno.

A guardarlo bene, la sua faccia non è che sia proprio indimenticabile. Non lo conoscessimo, potremmo pensare che è una qualsiasi mezz’ala di una squadra di Championship (la serie B inglese) degli anni 90 oppure una comparsa invecchiata di “Trainspotting”.

SHH-14382 Director GUY RITCHIE on the set of Warner Bros. PicturesÕ and Village Roadshow PicturesÕ action-adventure mystery ÒSherlock Holmes,Ó distributed by Warner Bros. Pictures. foto via

Invece vive una di quelle storie da Anarchy in the U.K.: a 16 anni abbandona la scuola e qualche anno dopo è già regista e sceneggiatore, col cortometraggio “The Hard Case” (1995), ma diventerà famoso 3 anni più tardi, col film “Lock and Stock (Pazzi scatenati)”, una specie di “Pulp Fiction” più leggero, coi personaggi talmente caratterizzati da sembrare dei fumetti. Quattro tipi che vogliono battere un gangster a poker, con tutte le difficoltà del caso. Solo per questa pellicola merita di stare tra le nostre icone.

 

È il 2000 quando Guy Ritchie raddoppia e sbanca il botteghino con “The Snatch”, altra commedia nera fatta di rapine, violenze, botte, risate, personaggi da fumetto e battute memorabili. Brad Pitt in versione rom è micidiale. Forse ad oggi il film per cui così tanta gente gli vuole del bene.

 

Ma la notizia più incredibile di tutte, invece che dalle pagine delle riviste cinematografiche, esce dai settimanali di gossip: il 22 dicembre 2000 Guy Ritchie sposa Madonna. Sì, la popstar milionaria che di solito si accompagna a bellimbusti latini o a star di Hollywood. Tutti a pensare: ma loro che ci fanno insieme? E invece il matrimonio dura: 8 anni (il doppio della durata del matrimonio tra Madonna e Sean Penn) e due figli per loro.

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L’amore tra i due scoppia dopo il video di “What it feels like for a girl”, che il nostro amico Guy gira per Madonna.

https://vimeo.com/77202782

 

Oltre al videoclip girano insieme il remake di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (Lina Wertmuller – 1974), abbastanza trascurabile, per la verità.  “Sherlock Holmes” (2009) con Robert Downey Jr. e Jude Law lo riporta sulla giusta rotta: sbanca al botteghino e firma un blockbuster degno di questo nome. Nel frattempo il vecchio volpone ha fatto due figli con Madonna, ha divorziato e si è risposato questa estate con Jacqui Ainsley, in un matrimonio da sogno con invitati stellari tipo Brad Pitt, David Beckham, Sting (che pare presenzi a ogni evento avvenga nel mondo, anche a quelli che avvengono contemporaneamente) e George Clooney. No, Madonna non era invitata. Cose che capitano.

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Proprio settimana scorsa è uscito in Italia “Operazione U.N.C.L.E.”, il nuovo film di Guy Ritchie: un fumettone ironico e molto divertente ambientato nel nostro paese, adattamento della omonima serie televisiva degli anni ’60.

 

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