Geek
di Mattia Nesto 7 Dicembre 2021

30 anni di Bungie

La fabbrica dei sogni Bungie spegne trenta candeline

Che momenti  Che momenti

E già, sono già passati trent’anni dai primi vagiti di Bungie! La software house statunitense infatti, proprio in questi giorni, ha spento idealmente trenta candeline e va detto che di acqua sotto i punti ne è passata. Già perché tra picchi altissimi e qualche caduta rovinosa, Bungie si è sempre saputa innovare e partire con slancio, marchiando a fuoco ormai svariate generazioni videoludiche grazie a titoli di punta quali Marathon, Myth, Halo e Destiny.

Ed è particolarmente interessante che questo importante anniversario cada proprio nei giorni nei quali Halo Infinite, intanto passato di mano, si sta facendo volere un gran bene da milioni di giocatrici e giocatori di tutto il mondo. Già perché quanto fatto da Bungie con Halo 2 è qualcosa di raro e da storia nei videogiochi. Halo 2 infatti è stata una vera e propria punta di diamante del genere fps per console: se il primo Halo aveva dimostrato che gli sparatutto per home-console non dovevano essere sempre e comunque inferiori rispetto a quelli per pc, con Halo 2 Bungie ha fatto un nuovo salto in avanti, dimostrando come gli fps per console potessero essere addirittura superiori se non proprio avveniristici.

Allo stesso modo Destiny e, soprattutto, Destiny 2 sono titoli importantissimi per capire come una software-house possa, letteralmente, imparare dai propri sbagli: con una piattaforme giocante ancora molto attiva, se non proprio attivissima, Destiny 2 è ancora oggi uno degli fps multiplayer più giocati e amati in circolazione.

L’art-design di Destiny  L’art-design di Destiny

Quindi a questo punto, dopo tre decenni di grandi successi, la domanda è una e una sola: che cosa ci riserverà, per il futuro, Bungie? Nell’attesa una partita a Destiny 2, con tutto quel ben di dio che è la nuova espansione!

 

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