TV e Cinema
di Paolo Madeddu 6 Giugno 2016

Game of Thrones è orribile ed è per questo che va visto

Perché ormai non ne possiamo fare a meno, nonostante sia un pasticcio sotto ogni punto di vista

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Egregi lettori. Qualche giorno fa l’egregio Gabriele Ferraresi ha scritto un articolo acchiapalike, il cui egregio titolo 10 motivi per non guardare Game of Thrones ha dato soddisfazione immediata a parecchi egregi lettori di DailyBest ma soprattutto ai frequentatori dei social in perenne ricerca di sfoghi contro ciò che sembra godere di consenso incondizionato (lo so perché ogni tanto capita anche a me di scriverne. Non volontariamente, però).

Il problema è che quel titolo, non me ne voglia Gabriele che ho visto nascere (… ok, non è vero. Ma è perché quel giorno avevo da fare) è più sensato dell’articolo stesso.
Ebbene, io sono qui a dare un senso a quel titolo. Sostenendo che, effettivamente, Game of Thrones è tremendo. E che, tuttavia, ci sono 10 motivi per guardarlo.

 

1. Dovreste guardarlo perché contiene roba puerile da favolotte. Magia, draghi, principesse (…ok, anche zombie – ma quelli ci sono anche in metropolitana e ai firmacopie alla Feltrinelli). Però sapete, nell’Odissea c’è un ciclope. In Kafka, un tizio si trasforma in un super-insetto (e questo non ne fa un supereroe perché sta a Praga invece che a New York come tutti noi). Stevenson immagina un tizio che la notte diventa un mostro peloso, Oscar Wilde racconta di un dipinto magico, Shakespeare passa dalle streghe ai folletti, Siddharta ha continue conversazioni con un fiume, in Orwell sfilano più animali parlanti che in Perrault (e per di più perennemente divisi sulle riforme costituzionali). Guardiamoci in faccia, non è che potete dare diritto di cittadinanza a minotauri e maiali parlanti e poi discriminare razzisticamente i draghi.

 

 

2. Dovreste guardarlo perché odiate il fantasy. E infatti Game of Thrones è un attacco cruento al fantasy come il grande pubblico lo pensa, e dall’interno. Non è il primo, volendo, ma mai su questa scala. Game of Thrones è Tolkien andato a male. Ma molto male: è un lato oscuro della Forza cui si contrappone un lato opaco: non c’è valore, non c’è onore, non c’è epica, non c’è speranza. Massacri, stupri a strafottere (scusate, è ridondante), sadismo, soprusi, torture, perversioni, prepotenza, tradimenti, la crudeltà del potere e nessun senso della giustizia, del progresso, della civiltà; nessun illuminismo e nessun umanesimo. Un fatalismo per la morte che è autenticamente medievale. “Buoni” che quando va bene, sono ottusi – se appena tentano di mettere in pratica le loro buone intenzioni, fanno danni a sé e ai congiunti. L’eroismo così come lo slancio nobile verso una speranza per il popolo, sono di continuo schiacciati e irrisi con una gamma di opzioni in fondo estremamente realistici, dal cinismo alla brutalità più greve.

 

3. Dovreste guardarlo NON per una fuga dalla realtà verso un mondo mitico, ma al contrario, per darvela a gambe da un mondo mitico verso la realtà. Per capirci: Franco Cardini, docente emerito di Storia Medievale alla Normale di Pisa, ha detto: “La serie ambientata in un medioevo favolistico ci fa evadere da una modernità che ci rende tristi”. A queste parole, par quasi di vedere il PCI volare in cielo (sputando fuoco). Al contrario, Game of Thrones è intriso di un cupismo assoluto, di tante e tali opzioni per barbarie e abominio, di così tanti svincoli per Salò e Sodoma, da farci capire che forse in realtà ci è andata di lusso, e magari invece di invocare l’estinzione o il meteorite, come fanno tanti di noi con una sottospecie di arguzia, dovremmo ripartire da quanto di decente c’è in giro. Era dai tempi di The West Wing che non si vedeva una serie capace di farci pensare che la nostra epoca potrebbe persino avere delle pallide possibilità.

 

4. Dovreste guardarlo perché raramente vedrete attori più legnosi interpretare personaggi più monodimensionali. Da salvare ce ne saranno quattro o cinque – perché il congegno (come quello della sigla) si impone sul peso dei singoli, come dimostra il fatto che i personaggi più amati spirano malamente sul più bello come delle rockstar 27enni. Controprova, il fatto che anche i nomi principali del cast a volte restano del tutto esclusi dalle puntate. Però questo ha anche a che fare con una sorta di braccio di ferro coi fan, ma da Conan Doyle ai Sopranos, gli autori sono sempre esasperati dai fan, quindi non mettete a verbale la controprova, passiamo oltre.

 

 

5. Dovreste guardarlo perché è tratto da libri ai limiti del leggibile, e che per di più sono stati traditi in ogni modo. L’invenzione narrativa più intrigante, cioè la soggettiva diversa per ogni capitolo, nella serie non c’è. A George RR Martin non sembra nemmeno importare: nella saga mancano un sacco di scene, confronti e frasi che rendono mirabile la serie. In verità, Martin si fa lirico solo quando parla di cibo: per il resto, va per la grana grossissima. Per non parlare di come irride il lettore con una galassia di personaggi sottosecondari buttati dentro ogni tre righe per puro gusto del polverone, per disturbare, portare neuroni a spasso. Le sue pagine sono prive della suggestione, dei dialoghi, degli scenari, dello humour (inclusi i meme irresistibili), della musicalità che il team di produttori, autori e registi hanno dato alla serie – a riprova che la tv, se vuole, può essere più letteraria della letteratura stessa.

 

6. Dovreste guardarlo perché la magia di Game of Thrones è goffa, futile e stupida. Della magia a un sacco di personaggi non frega niente, e anche alla maggior parte dei popolani che ci vengono mostrati: la vivono come una roba lontana, in fondo incapace di cambiargli la vita in meglio, proprio come molti abitanti di questo pianeta non si fanno incantare da progresso e scienza anche quando ce li hanno addosso.

 

 

7. Dovreste guardarlo per l’irrispettoso, gratuito frullato di miti, storia, narrazioni. Basato su un solo turpe criterio: se ha colpito l’immaginazione nei secoli, è buono. Ogni filone è sviluppato quasi per conto suo, virando di volta in volta verso il Beautiful rinascimentale (i Lannister come i Borgia), la tragedia greca (Stannis Baratheon e famiglia), famiglie a tutta birra verso una rovina shakespeariana (i gramissimi Stark). In un episodio recentissimo, Bran è sostanzialmente andato incontro a Hodor su una Delorean.

 

8. Dovreste guardarlo perché ci sono più religioni che in California – e tutte sono di devastante inutilità. Ma utilissime alla manipolazione, dall’Isis dei figli dell’Arpia al riformismo luterano dell’Alto Passero di King’s Landing. L’unico culto che ha ottenuto qualcosa sul piano pratico è quello dei fan: loro, e non quel quaqquaraqquà del Signore della Luce, hanno fatto resuscitare Jon Snow, lo zombie ammodino (ma triste sia da morto che da vivo).

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9. Dovreste guardarlo perché, politicamente, non si capisce un belino. Raramente si è mai visto uno scacchiere planetario più incasinato: al confronto, il Medio Oriente è il Canton Ticino. Apparentemente l’unico posto dove potremmo vivere discretamente è Alto Giardino, dove tutti sono fighi, edonisti e liberal (la nonna lord è Emma Peel di Agente Speciale, tanto per capire la selezione all’entrata): ma un po’ come l’Europa del 2016, è un regno comprimario, non conta niente se non i danari e rimane mestamente ai margini dell’azione. Lo scenario mondiale è un incarognito guazzabuglio, e meno male che non esistono i media. Anzi, a proposito di casino e di media, monsù Aldo Grasso nota che a un certo punto non si capisce come i pezzi andranno al loro posto, e scrive – influenzato da tutte le altre serie – che “l’attesa è per CHI si siederà sul trono”. Beh, un momento. Dipende. La speranza di alcuni tra noi che guardiamo è che non si risolva nulla: il caos, come e più che per True Detective, è connaturato a questo universo sbarazzino, perciò sarebbe coerente se si concludesse nel caos. Anzi, con qualcuno dei personaggi più amati (i pochi sopravvissuti) che diventa finalmente re dei re dei re, solo per venire scannato nella puntata finale. Siamo seri, questa roba si intitola Il trono di spade, eppure se anche in sei stagioni abbiamo visto qualcuno sedersi sullo stupido trono, tempo due puntate e con la sua testa ci giocavano a bowling.

 

10. Dovreste guardarlo, infine, “perché le nostre vite so’ aride e questo passa il convento” (cit.).

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