Art
di Simone Stefanini 7 Luglio 2016

Non sai come riconoscere font e colori? Arriva Spector, lo Shazam dei grafici

È solo un prototipo, ma se andasse in porto sarebbe la svolta di ogni grafico

 

Quello che vi presentiamo è un prototipo, ma potrebbe diventare l’oggetto definitivo, il Sacro Graal per i grafici di tutto il mondo. Chi lavora a tempo pieno nel campo della grafica infatti sa bene la difficoltà nel riconoscere ogni tipo di font o colore proveniente dal mondo reale, quello che esiste fuori dallo schermo del computer.

Grazie a Spector, un oggetto che somiglia a un temperamatite o alla palla cattura Pokemon, si riuscirà davvero a identificare e ricavare ogni font e ogni colore da libri e oggetti di ogni tipo. Si potrà persino scansionare la natura per individuare un particolare colore non artificiale, che verrà poi ricreato direttamente sul programma InDesign.

 

spector_1 inquisito.com

 

Questo oggetto miracoloso è stato creato da Fiona O’Leary per il suo progetto di laurea al Royal College of Art di Londra. Per ora è solo un’idea, per quanto funzionante. Non ci sono siti ufficiali o campagne di crowdfunding, ma siamo sicuri che se venisse commercializzato andrebbe letteralmente a ruba.

Funziona così:  si piazza lo Spector sul libro o sugli oggetti che vogliamo, scegliendo preventivamente cosa stiamo per catturare, poi si preme il pulsante posto in cima, che aziona una fotocamera. Una volta catturato il sample, un algoritmo tradurrà l’immagine in informazioni sulla forma del font o sui valori CMYK/RGB del colore prescelto. Poi l’informazione viene aperta direttamente su InDesign e ciò che prima era fisico e reale, diventa digitale.

 

spector-primary mentalfloss.com

 

L’unico problema per quanto riguarda il suo utilizzo di massa potrebbe essere rappresentato dal fatto che molti font che noi troviamo in giro sono usati tramite licenza a pagamento e che ricrearli senza permesso, equivarrebbe a vera e propria pirateria. Riuscirà a diventare l’oggetto del desiderio dei milioni di grafici disseminati per tutto il globo? Lo scopriremo solo vivendo, ma quando sarà il momento ve ne parleremo di sicuro.

 

 mashable.com

 

FONTE | Wired.com

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