Negli ultimi anni, il sostegno economico alle famiglie italiane è divenuto cruciale nel dibattito politico. Il Reddito di Cittadinanza è stato rimpiazzato dall’Assegno di Inclusione (AI), una misura permanente rivolta a famiglie fragili. Gli importi per il 2025 variano tra 541 euro e 1.244,30 euro mensili, con requisiti aggiornati per l’accesso. L’assegno viene erogato tramite la Carta di Inclusione e le domande possono essere presentate attraverso il portale ufficiale INPS e CAF.
L’Assegno di Inclusione è stato introdotto nella Legge di Bilancio come misura permanente, concepita per combattere la povertà e l’esclusione sociale. A differenza dei precedenti sussidi, l’AI si rivolge specificamente ai nuclei familiari che comprendono almeno una delle seguenti categorie: un minorenne, una persona con disabilità, o un componente che ha più di 60 anni. Questo approccio mira a garantire che il sostegno economico venga erogato in modo equo, tenendo conto delle reali necessità del nucleo familiare, che vengono valutate attraverso un sistema di calcolo che considera sia la composizione familiare sia la condizione economica di ciascun richiedente.
Carta d’inclusione 2025, al via i pagamenti
Per il 2025, l’INPS ha stabilito importi mensili che variano in base alla composizione del nucleo familiare e alle specifiche necessità. L’importo base dell’Assegno di Inclusione è fissato a 541 euro mensili, ma può arrivare fino a un massimo di 1.190,20 euro al mese per le famiglie che presentano particolari condizioni di vulnerabilità. In aggiunta, per le famiglie con disabili o con membri over 60, l’importo massimo può raggiungere i 1.244,30 euro mensili.

È previsto anche un contributo specifico per le famiglie in affitto, che può arrivare fino a 303 euro al mese per l’integrazione standard, e fino a 682,50 euro per quelle composte esclusivamente da over 67 e/o disabili. Questi importi non sono fissi e variano in base al numero di componenti del nucleo, alle condizioni personali e abitative, il che rende fondamentale un’attenta valutazione da parte degli interessati.
Per accedere all’Assegno di Inclusione, è necessario rispettare determinati limiti reddituali e patrimoniali. A partire dal 2025, le soglie sono state aggiornate: l’ISEE massimo previsto è di 10.140 euro, un incremento rispetto ai precedenti 9.360 euro. Inoltre, il reddito familiare massimo per accedere al sussidio è fissato a 6.500 euro annui, mentre per i nuclei con persone disabili o over 60, il limite di reddito è aumentato a 8.190 euro. Queste modifiche sono state pensate per ampliare la platea dei beneficiari e garantire un supporto a chi si trova in situazioni di maggiore vulnerabilità economica.
I fondi dell’Assegno di Inclusione vengono accreditati sulla Carta di Inclusione, uno strumento elettronico rilasciato da Poste Italiane. La gestione dei pagamenti è organizzata in modo da garantire un flusso regolare dei fondi ai beneficiari. Il calendario dei pagamenti prevede due scadenze mensili principali: il 15 del mese, anticipato al 14 se festivo, per i nuovi beneficiari o per coloro che hanno interrotto e ripreso il sussidio; e il 27 del mese per chi percepisce l’assegno in modo continuativo. Queste date sono fondamentali per pianificare le spese familiari e garantire un sostegno tempestivo.